Journal | Volume
Aura
Volume 52
Abstract
A partire dalle riflessioni di Walter Benjamin si pone la questione se sia ancora possibile parlare di “opere d’arte” o se nell’epoca delle immagini tecnicamente riproducibili l’arte sia qualcosa di irrimediabilmente “passato”, priva ormai di un suo autentico compito. La posta in gioco è la funzione “critica” dell’arte come manifestazione di un’irriducibile alterità in un mondo globalizzato che tende a trasformare ogni prodotto in merce scambiabile e sostituibile e dove sempre più prevalgono le istanze idolatriche e simulacrali. La riproducibilità tecnica mette così in luce un problema forse ancora più radicale: la trasformazione dell’esperienza percettiva. Domandarsi, allora, se sia ancora possibile parlare di “aura” significa non solo chiedersi quale sia lo status dell’arte oggi, ma significa anche e soprattutto ripensare l’orizzonte di un’esperienza estetica.
Details | Table of Contents
Tre forme di vita postuma
pp.17-25
https://doi.org/10.4000/estetica.1599pp.69-80
https://doi.org/10.4000/estetica.1605Aura, ovvero della meravigliosa modifica della nozione stessa di arte
pp.131-148
https://doi.org/10.4000/estetica.1611Nota sulla questione dell'"aura" in Ludwig Klages
pp.149-159
https://doi.org/10.4000/estetica.1613Benjamin e la soglia auratica dell'immagine
pp.161-180
https://doi.org/10.4000/estetica.1615l'opera d'arte tra choc ed emozioni
pp.193-203
https://doi.org/10.4000/estetica.1620Alcune osservazioni sull'opera di Baudelaire
pp.205-219
https://doi.org/10.4000/estetica.1622pp.257-261
https://doi.org/10.4000/estetica.1594le neuroscienze e le suggestioni dei filosofi
pp.263-284
https://doi.org/10.4000/estetica.1596Sentire, pensare, immaginare
pp.285-288
Publication details
Journal: Rivista di estetica
Volume: 52
Year: 2013
Full citation:
(2013) Aura. Rivista di estetica 52.